Il giorno più importante è arrivato. Hai deciso di sposarti con la persona della tua vita. Ma…
farai la comunione dei beni o la separazione? Una scelta questa, che non pregiudica l’affetto dei coniugi ma che può essere cambiata anche nel corso del tempo davanti a un notaio.
Separazione dei beni.
Nel caso in cui si scelga la separazione dei beni, tutto quello che viene acquistato prima e dopo il matrimonio rimarrà proprietà di ciascun coniuge.
I patrimoni vengono dunque separati ma ciò non impedisce alla coppia di avere comunque proprietà in comune. Una coppia che ha scelto la separazione dei beni può dunque decidere di acquistare un immobile e cointestarlo a entrambi al momento dell’acquisto.
Vantaggi della separazione dei beni.
La scelta di optare per la separazione dei beni può presentare diversi benefici alla coppia che decida di attuarla. Se uno dei due coniugi è, ad esempio, titolare di un’attività commerciale, in caso di crisi economica della stessa, potrà comunque salvare le proprietà dell’altro coniuge.
Quando invece, viceversa: “la natura di comunione senza quote della comunione legale dei coniugi comporta che l’espropriazione, per crediti personali di uno solo dei coniugi, di un bene (o di più beni) in comunione, abbia ad oggetto il bene nella sua interezza e non per la metà, con scioglimento della comunione legale limitatamente al bene staggito all’atto della sua vendita od assegnazione e diritto del coniuge non debitore alla metà della somma lorda ricavata dalla vendita del bene stesso o del valore di questo, in caso di assegnazione” (Cass. n. 6575/2013).
Inoltre, la separazione dei beni, consente di chiarire più facilmente la spartizione delle proprietà in caso di separazione e divorzio.
Comunione dei beni.
La comunione dei beni è invece un regime nel quale i coniugi decidono di determinare la condivisione degli incrementi di ricchezza conseguiti da entrambi i coniugi, anche per l’effetto delle attività di ciascuno di essi.
La comunione dei beni non è comunque “Universale”: il Codice Civile stabilisce quali siano i beni e le proprietà che rientrano nel regime della comunione e quali invece sono esclusi ((art. 177 e 179 c.c.)
In particolare fanno parte della comunione tra coniugi:
gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni personali;
– i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi, percepiti e non consumati allo scioglimento della comunione;
– i proventi dell’attività separata di ciascuno dei coniugi se, allo scioglimento della comunione, non siano stati consumati;
– le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio. Qualora si tratti di aziende appartenenti ad uno dei coniugi anteriormente al matrimonio ma gestite da entrambi, la comunione concerne solo gli utili e gli incrementi.
Sono invece esclusi dalla comunione perché considerati beni personali quelli di proprietà del coniuge prima del matrimonio; quelli che il coniuge ha acquistato anche durante il matrimonio per successione o per donazione; quelli di uso personale o che sono da considerarsi necessari per l’esercizio di una professione.
Comunione o Separazione?
Ci sono ulteriori vantaggi e svantaggi in ogni scelta che si compie.
Separazione dei beni: ulteriori vantaggi e svantaggi.
VANTAGGI.
La separazione dei beni conviene quando:
- uno dei due coniugi ha usufruito degli sconti sulle imposte prima casa e vuole mantenere l’immobile: la famiglia potrà acquistare un’altra casa e godere ugualmente delle agevolazioni;
- uno dei due ha un’impresa commerciale: in caso di fallimento o debiti, il coniuge e i suoi beni non vengono coinvolti;
- uno dei due ha figli da un altro matrimonio: se dovesse morire la separazione dei beni eviterebbe al coniuge rimasto in vita di litigare con i figli dell’altro per l’eredità.
SVANTAGGI
lo svantaggio principale della separazione dei beni è che viene tutelato poco il più debole della coppia sul piano economico. Tuttavia si può ovviare a questo problema attraverso donazioni, polizze o testamenti a favore del coniuge.
Comunione dei beni: ulteriori vantaggi e svantaggi.
VANTAGGI
Entrambi i coniugi in maniera autonoma possono amministrare i beni comuni. Tuttavia in caso di atti eccedenti l’ordinaria amministrazione,è necessario l’accordo di entrambi i coniugi.
L’eventuale atto compiuto da un coniuge senza il consenso dell’altro, quando necessario, in mancanza di convalida, rende l’atto annullabile qualora abbia ad oggetto beni immobili o mobili iscritti nei pubblici registri.
In caso di beni mobili la cui gestione richiedeva il consenso di entrambi, il coniuge che ha compiuto l’atto sarà obbligato al ripristino della comunione nello stato in qui si trovava prima.
SVANTAGGI.
In caso di crisi o fallimento dell’attività di uno dei due coniugi, i beni a rischio sono quelli di entrambi.