Se i vicini creano disagi e trambusto ci si può proteggere. E’ bene però, comprendere cosa dice la legge in merito per evitare di incappare in errori con effetto boomerang.
Nelle grandi città il rumore è ormai un compagno inseparabile che scandisce le nostre giornate: durante il traffico, in metro, nei luoghi pubblici e in moltissime altre situazioni, le nostre orecchie sono sempre più tartassate da brusii e frastuono di ogni genere. Per questo, a volte, quando torniamo a casa (specie se abitiamo in un condominio) desidereremmo trovare lì la nostra pace e godere di un po’ di serenità. E invece? Al mattino sentiamo il trapano del vicino che ha deciso di cambiare tutti i quadri dell’appartamento all’alba. La notte il cane del signore che abita accanto, non smette di abbaiare. La giovane ragazza del piano di sopra, rientra la notte da un’uscita con gli amici e dimentica di togliere le scarpe con il tacco producendo un calpestio maldestro che finisce per svegliarci.
Cosa si fa in questi casi?
La prima cosa che viene in mente è quella di prendere il telefono nel cuore della notte e chiamare l’amministratore per chiedergli di intervenire. Peccato che, oltre ad averlo svegliato non avremo concluso un granché. L’amministratore infatti, non ha il potere di intervenire facendo da paciere tra le due parti, a meno che non siano esplicitamente previste dal regolamento di condominio (con clausole speciali) le regole e gli orari in cui è tassativamente proibito generare qualsiasi tipo di rumore. Solo in questo caso è compito dell’amministratore di intervenire. Questi può addirittura decidere di applicare una sanzione fino a 200€ ad una delle due parti che non ha rispettato l’accordo.
In tutti gli altri casi, i due vicini dovranno “vedersela tra di loro” cercando una soluzione al problema. Se la cosa non dovesse risolversi pacificamente allora ognuno potrà rivolgersi al proprio avvocato e portare la faccenda in Tribunale.
Non è possibile nemmeno chiamare la polizia o i vigili a meno che il rumore in questione non venga percepito da tutti i condomini e disturbi una moltitudine di persone. In quel caso scatta la tutela penale e si può richiedere l’eliminazione della fonte del baccano (ad. es. un cane che abbaia tutto il giorno impedendo il riposo, potrà essere sequestrato, una festa troppo rumorosa sarà fatta cessare, ecc…)
Quando i rumori diventano illegali?
In questo caso, dipende molto dal contesto ambientale. La Suprema Corte ha chiarito che “il limite di normale tollerabilità non è assoluto, ma relativo alla situazione ambientale, secondo le caratteristiche della zona, per cui tale limite è più basso in zone destinate ad insediamenti abitativi, ma è anche vero che la normale tollerabilità non può essere intesa come assenza assoluta di rumore. In altri termini, il fatto che un rumore venga percepito non significa anche che sia intollerabile. La normale tollerabilità, poi, va riferita alla sensibilità dell’uomo medio. Non si può, infine, non tenere conto della durata continua o della occasionalità delle immissioni sonore”.
In parole povere, bisogna considerare l’entità del rumore e la sua persistenza. Se sento un trapano per dieci minuti al giorno è un conto. Se il rumore persiste per diverse ore al giorno allora il discorso è diverso. E così via.
La soluzione
Abbiamo visto che i rumori di condominio possono essere trattati in diversi modi. Certo è che quando questi si trasformano in rumori molesti e iniziano a disturbare la quiete di più persone è allora opportuno chiamare i carabinieri o i vigili. Attenzione però: rumori provenienti da trasporti pubblici (ad es. linea ferroviaria o areoporti) non rientrano nei rumori molesti, quindi non è opportuno chiamare le forze dell’ordine.
Stessa cosa dicasi per attività commerciali adiacenti alle abitazioni: se il rumore proviene da un cantiere in costruzione o da una qualsiasi attività commerciale, la questione è ben diversa.
Nei casi in cui il rumore è prodotto contestualmente alle abitazioni o relativo a noncuranza dei vicini e disturba l’intero palazzo, allora è lecito rivolgersi alle autorità.
Negli altri casi, quelli in cui siamo soltanto noi ad essere disturbati dal rumore dell’abitante del piano di sopra o del vicino adiacente, la soluzione più efficace è quella di iniziare una causa supportati da un avvocato.