Non solo le madri hanno il diritto di stare vicino ai propri figli, ma anche i padri, secondo la legge. Vediamo questo caso:

Il padre può fruire del congedo anche in via non continuativa ed entro i cinque mesi di vita del figlio o dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione/affidamento nazionale o internazionale.

È quello che stabilisce l’INPS, con il Messaggio n. 894, che fornisce chiarimenti sulla proroga e sull’ampliamento del congedo obbligatorio in favore dei padri lavoratori dipendenti, previsto dall’art. 1, comma 354, l. n. 232/2016 per nascite, adozioni e affidamenti avvenuti nel 2017 e 2018. Per quest’ultimo anno, la durata del congedo obbligatorio per i padri è aumentata a 4 giorni, contro i 2 del 2017.

L’INPS ricorda che, come già precisato nella Circolare n. 40/2013, le domande possono essere presentate:

  • dai lavoratori per i quali il pagamento delle indennità sia erogato direttamente dall’INPS;
  • dai lavoratori i quali devono comunicare in forma scritta al proprio datore di lavoro la fruizione del congedo, senza necessità di presentare domanda all’Istituto, nel caso in cui le indennità siano anticipate dal datore di lavoro stesso.

Fonte: lavoropiù.info

 

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