Non solo abbandono, ma anche il mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine, se questo è il superiore interesse del minore.
È questo ciò che ha deciso il tribunale per i minorenni di Caltanissetta, lo scorso 30 ottobre 2018.
Con una sentenza divenuta irrevocabile, il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta dichiarava lo stato di adottabilità di una minore che, rifiutando di essere accolta da una nuova famiglia, si trovava istituzionalizzata ormai da tempo. Successivamente, divenuta irrevocabile la sentenza di adottabilità, emerso dall’ascolto della minore, ormai sedicenne, il suo desiderio di poter riabbracciare la madre alla quale riferiva di essere molto legata nonostante il tempo trascorso dall’ultimo incontro, veniva nuovamente adito il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta.
Nel corso del procedimento veniva quindi sentita la minore e – valutata dal Tribunale per i minorenni matura e consapevole – che anche in tale occasione dichiarava di voler rivedere la madre ribandendo la propria volontà di poterla riabbracciare e al contempo confermando anche di non voler più essere inserita in alcuna famiglia adottiva.
La massima:
La volontà espressa dal minore di mantenere contatti con i genitori, nonostante la dichiarazione dello stato di abbandono, può essere ritenuta meritevole di apprezzamento soprattutto se accompagnata da un disagio manifestato dallo stesso minore a seguito dell’interruzione dei contatti con la famiglia di origine.
Il giudice, con il provvedimento di sospensione della responsabilità genitoriale, può pertanto autorizzare gli incontri tra il minore e i genitori, qualora ciò risponda al superiore interesse del figlio.
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